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Il corrosivo. Lo spettacolo penoso della politica teramana

di Elso Simone Serpentini
3 minuti

Torno a vergare qualche riga su questo blog, dal quale non mi sono mai spiritualmente allontanato, uscendo da un silenzio che mi sono imposto, ritenendo l’a-fasia e l’a-grafia una scelta politica alla pari di tante altre, consistenti in prese di posizione a favore di questa o di quella parte. Sento il bisogno di dire, a me stesso e a qualche altro, che lo spettacolo politico a cui stiamo assistendo a Teramo per il rinnovo della nostra amministrazione civica è assolutamente penoso. Non tanto per il numero di candidati sindaci, di liste e di candidati consiglieri, non tanto per le parti recitate in commedia da personaggi di inattendibilità acclarata, quanto per la pochezza di tutto quel si vede a fronte della drammatica situazione della nostra città. Pensamenti, ripensamenti, scelte, conversioni ad “U”, riproposte di vecchie cariatidi che si nascondono dietro le marionette che si propongono di continuare a manovrare costituiscono il melmoso pantano in cui affogheranno definitivamente tutte le speranze di una rinascita cha non ci sarà.

Ovunque vedo i segni dei vecchi riti, di vecchie e penose presenze, di commistioni incestuose, di frammenti di programma che presentano lo stesso livello di concretezza di una corolla di fiori che si appresta ad essere portata via dal primo vento. Se penso che ancor prima che economica la nostra rinascita dovrebbe essere culturale e rifletto sul vuoto spinto nel quale galleggiano le idee sbrindellate che sento e leggo spiegate da improponibili realizzatori, l’angoscia mi assale e lo scoramento prevale su ogni residua speranza. M’aggiro fra le rovine teramane e assisto ad altri crolli, vago tra le vie impiastrate di sudicio squallore e le piazze popolate da fantasmi e mi preparo ad assistere alla solita orgia di parole vuote e di asini che si apprestano ad ammantarsi con la pelle di leoni, cercando di non far capire che sono come i primi e sperando che gli elettori credano che siano come i secondi. Si credono furbi come le volpi e faranno la fine delle galline nel loro pollaio preso d’assalto.

Non fatemi entrare nel merito delle questioni, ché non ne varrebbe la pena. La caccia dei candidati al consenso, voto per voto, è aperta. Le munizioni sono tante, ma i fucili sparano a turaccioli e i cannoni hanno le canne rivolte all’indietro. Voi fate come volete. Io continuerò a non dar retta a questa plebaglia, che nella politica vede il terreno sul quale coltivare le patate della propria supponenza, anziché i ravanelli epicurei della propria coscienza civica. Si aprano le danze elettorali, dame e cavalieri si intreccino e svolazzino alle note dodecafoniche di un compositore impazzito. Teramo crederà, per un breve tratto di tempo, di essere sveglia, poi tornerà a dormire. Sarà il sonno delle prede violate e stanche per l’assalto subito. Resterà solo cenere. Come nei camini delle case quando tutti sono andati a letto. Poi si spegnerà anche la brace. All’alba, i teramani saranno ancora tutti dormienti e i pochi desti veglieranno sulla loro amarezza.

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Commenti

Grazie professore della splendida fotografia , pur tanto triste, della realta' teramana, la cui proiezione scenica individua gia' le macerie che questi impresentabili incrementeranno il giorno dopo le elezioni. Ma questo e' quello che ha meritato e che meritera' questa serva citta'.

con un lessico dolce,fluido,preciso lei ha dipinto cio che almeno qualcuno di noi non può che condividere ...i pensamenti e i ripensamenti sono in due vocaboli sui quali mi sono soffermata maggiormente....l immagine che a fine lettura (la seconda) vedo è quella di un fiore ...il tarassaco...tarake - scompiglio e akos-rimedio...sono una positiva per carattere e personalita...magari tra i tanti intricati ed intrecciati gruppi politici o pseudo tali spunterà un "soffione" appunto capace di rimettere ordine semanticamente e moralmente in un contesto...il nostro....che invoca serietà

Quanto mestamente condivido .....

Stiamo vivendo in pieno il decadentismo meritato!!!!!!!!!!!!!!!!!

Qual è la funzione del suo pezzo?
Lei da intellettuale teramano cosa fa per contrastare la situazione indegna in cui ci troviamo?

secondo me per far rinascere Teramo c'è un'unica soluzione :
togliere il Comune a Teramo, farla passare sotto un qualsiasi altro Comune, che sia Campli, Canzano, Bellante, Montorio ecc. va bene uno qualsiasi, è l'unico modo per liberarci di questo modo ridicolo di fare "politica".

troppi professori a teramo....

Carissimo Professor Serpentini,
nel condividere pienamente il Suo commento,mi permetto di ricordare,
quei consigli comunali dell'Avv.Giuseppe Lettieri,del Professor Antonio Tempesta,del Geometra Francesco Merlini ,del carissimo Professor Gambacorta,e della Sua stessa presenza, pur nella grande diversità' delle ideologie politiche ,quanta acqua ,e purtroppo con il passar del tempo sempre più PUTRIDA,e' passata sotto i ponti in questi ultimi trenta /quaranta
anni.

Non riesco a commentare veramente... vecchia politica commentata da vecchi pseudo moralizzatori che hanno avuto una vita per cambiare e cambiarla ed invece li ritroviamo ancora a promettere vecchie cose mai realizzate... I primi... ed a teorizzare... I secondi... e come ben sappiamo i secondi sono un attimo... un lampo nel trascorrere del tempo.... ed allora meglio questa approssimazione che, anche se ultima, ma almeno presente e nella visionaria genesi di una possibilità altra al già vista e sentita... ma forse ho sprecato troppe parole. ...

Professò...quindi? Sto sulla stessa onda di Fizi. Lei cosa fa?

Caro professore, sono tutti suoi allievi, chi più, chi meno, giovani e meno giovani. Se ne faccia una ragione: nonostante i suoi sermoni, non ha saputo seminare.

Io sto con Gianguido non sto con le mani in mano a lasciar che tutto scorra .

Scommettiamo che i teramani li rivoteranno tutti ?

Tu stai con tanti e parli solo a vanvera.

Ancora una volta il palese ha perso un'occasione per riflettere prima che la velocità del dito sulla tastiera gli fosse fatale.( voglio essere buono) Perchè non si va a rileggere il bellissimo articolo di Falconi sul cavallo di troia....? Parole sprecate.. purtroppo.

Il prof. Serpentini non è un politico, lui ha solo commentato la realtà dei fatti (che condivido), non spetta a lui cambiare le cose. Il suo lavoro è un altro e lo fa; sono quei quattro amici al bar dei politici che "governano" Teramo che invece non lo fanno!

meglio stare a casa