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Destinazione Castelli

di Walter Mazzitti
11 minuti

Stiamo per dare avvio al progetto Destinazione Castelli per valorizzare e rendere disponibile in favore di un nuovo turismo, il patrimonio storico-artistico dell’antico borgo che è stato risparmiato dal sisma. L’obiettivo è dare vita ad un percorso turistico condiviso volto a rilanciare la sua economia e a stemperare il senso di solitudine dei tanti castellani che hanno dovuto abbandonare forzosamente le loro abitazioni danneggiate dalla violenza del sisma.

Castelli sarà salvata dalla sua storia e dalla sua cultura. È con questa convinzione che nasce “Destinazione Castelli”, un progetto che mira a recuperare e valorizzare il patrimonio culturale ancora disponibile nel borgo per rinsaldare il filo con un turismo che ha sempre dato prova di apprezzare le sue bellezze. Questasarà la vera sfida da vincere, ma bisogna agire senza indugio per assicurare a Castelli la continuità di vita e rilanciare le attività economiche, mentre si avvierà in parallelo la ricostruzione del patrimonio edilizio danneggiato dal terremoto.Castelli

Castelli è dotato di un potenziale straordinario. Si tratta solo di saper rimettere assieme i tasselli della sua storia scomposti dalla violenza del terremoto che l’ha colpito più volte. Basti pensare che molte delle straordinarie opere d’arte prodotte nell’arco di cinque secoli, che hanno fatto della scuola castellana una delle più prestigiose al mondo, sono conservate nei più famosi musei del globo, quali il Metropolitan, il British, il Luovre e L’Ermitage, ma si potrebbe dare vita al più grande museo diffuso del Paese, solo mettendo in connessione le tante istituzioni museali che in Italia espongono le pregiate maioliche di Castelli.

Il progetto, che nei prossimi giorni verrà presentato al pubblico per la sua condivisione, disegna un percorso turistico che metterà in collegamento il patrimonio storico artistico risparmiato dal sisma, la cui piena fruibilità dipenderà solo in parte da interventi di riqualificazione, adattamento, vigilanza e accoglienza che richiederanno un impegno di spesa per la cui copertura sarà avviata una campagna di raccolta fondi dagli “Amici del Gran Sasso d’Italia”, assieme a quanti vorranno partecipare all’iniziativa.

L’itinerario previsto consentirà di visitare il Museo provvisorio della Ceramica, lo storico Istituto d’Arte, oggi, Liceo Artistico per il Design, con il famoso Presepe Monumentale in ceramica e la raccolta internazionale d’arte ceramica contemporanea, le antiche botteghe artigiane e il soffitto della chiesa di San Donato. E si partirà da subito da qui, con l’avvio delle celebrazioni del quattrocentesimo anniversario della realizzazione dello storico soffitto, ovvero la “Cappella Sistina della maiolica italiana”, così come fu definita nel 1963, ammirato dal suo splendore, dallo scrittore Carlo Levi.Castelli 2

LA CAPPELLA SISTINA DELLA MAIOLICA ITALIANA. La prestigiosa opera monumentale, realizzata dai maestri castellani con mille mattoni maiolicati, tra il 1615 e il 1617, compie quest’anno 400 anni di vita. Eun’occasione straordinaria che ci offre la storia per il rilancio della visibilità e della rinascita di Castelli che non possiamo permetterci di perdere. Avremo a disposizione poco più di nove mesi per promuovere una serie di importanti eventi culturali per celebrare un così significativo anniversario e far conoscere e valorizzare un patrimonio che è unico e che appartiene alla cultura del nostro Paese. Il progetto contempla il miglioramento dell’illuminazione interna ed esterna del sito, la riqualificazione degli accessi, segnaletiche stradali e autostradali e un efficace piano di comunicazione.

L MUSEO PROVVISORIO DELLA CERAMICA. Allestito nel 2012 nel Palazzo Municipale dell’Artigianato, in attesa del recupero strutturale del Museo della Ceramica danneggiato dal terremoto, offre una panoramica assai esauriente dell’arte ceramica castellana. Al suo interno si possono ammirare le opere dei più famosi maestri ceramisti, dal Cinquecento all’inizio dell’Ottocento, i Pompei, i Grue, i Gentili, i Cappelletti e i Fuina, che hanno reso famoso nel mondo il nome di Castelli, i mattoni cinquecenteschi del primo soffitto di San Donato, le famose maioliche rinascimentali della collezione Orsini Colonna, le turchine del corredo del Cardinale Farnese, oltre a 96 opere della prestigiosa “collezione Giacomini “. Benché agibile, attualmente l’edificio è chiuso alla visita per mancanza di personale. Il progetto prevede il reperimento di fondi da tradurre in borse di studio per giovani disponibili a favorirne l’apertura giornaliera al pubblico. Questo segmento del progetto verrà proposto con lo slogan “adotta il Museo”.mattonitetto

L PRESEPE MONUMENTALE IN CERAMICA, IL LICEO ARTISTICO PER IL DESIGN A.F. GRUE E LA RACCOLTA INTERNAZIONALE D’ARTE CERAMICA CONTEMPORANEA. D’intesa con la direzione del Liceo Artistico A. F. Grue, sarà allestito un percorso ad hoc per favorire la visita del famoso presepe monumentale in ceramica, realizzato dagli insegnanti e gli allievi dell’Istituto d’arte nel decennio tra il 1965 e il 1975. Il “Presepe monumentale” si compone di 54 statue a grandezza naturale. È stato esposto per la prima volta nel 1965 sul sagrato della Chiesa Madre di Castelli e qui nuovamente ricollocato per iniziativa del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, per il Natale 2005. Nel 1967 è stata esposto a Roma all’interno dei mercati Traianei e qualche anno dopo la prestigiosa opera d’arte monumentale è stata ospitata a Gerusalemme, Betlemme e Tel Aviv. La Scuola d’Arte, fondata nel 1906 per volontà dell’allora Sindaco Beniamino Olivieri e l’illustre castellano Felice Barnabei, primo Direttore generale delle Belle Arti, si è trasformata nel 1961 in Istituto Statale d’Arte per la Ceramica, e nel 2009 in Liceo Artistico per il Design. L’Istituto occupa un posto di prestigio nello scenario nazionale ed estero della ricerca, della innovazione e della proposta artistica in fatto di ceramica.Presso l’Istituto è conservata parte di una ricca e preziosa collezione di documenti, incisioni, spolveri e disegni di maestri della ceramica castellana del XVII e XVIII  secolo, proveniente dalla bottega Gentili. L’Istituto accoglie la Raccolta Internazionale d’Arte Ceramica Contemporanea, istituita dal 1986 allo scopo di documentare la ricerca artistica ceramica mondiale, si avvale di opere di più di trecento artisti, tra i maggiori dell’arte contemporanea di oltre cinquanta nazioni.

LE BOTTEGHE STORICHE. Le botteghe artigiane che hanno resistito al tempo riescono ancora a Ceramichetrasmettere forti emozioni attraverso il racconto di uomini che da oltre cinque secoli vivono esclusivamente di ceramica. Le botteghe e i laboratori ceramici apriranno le porte al pubblico, con eventi, dimostrazioni di lavorazione ceramica, aperitivi e merende, visite guidate e laboratori per adulti e bambini.

CASTELLI CAPITALE DELLA MAIOLICA”. È lo slogan che comparirà sui pannelli turisti autostradali in prossimità delle uscite per Teramo-Giulianova sulla A 14 e per Colledara -San Gabriele sulla A24 Roma –Teramo.

UN MUSEO DIFFUSO DELLA MAIOLICA DI CASTELLI. L’idea progettuale è volta a riunire lo straordinario patrimonio artistico ceramico castellano esposto in numerose istituzioni museali del Paese e dunque alla creazione di unmuseo diffuso, ovvero di una “rete museale della maiolica castellana”. A cui è auspicabile che prendano parte, allo scopo di esaltare e celebrare l’orgoglio e il prestigio dell’arte ceramica abruzzese, le istituzioni museali che espongono autentici capolavori dell’arte castellana, ovvero il Museo provvisorio delle Ceramiche di Castelli, la Fondazione Tercas di Teramo, il Museo Civico di Teramo e il Museo diocesano di Atri. In una seconda fase la rete dovrà necessariamente includere il Museo Acerbo delle ceramiche di Castelli di Loreto Aprutino, il Museo Paparella Treccia di Pescara e il Museo Nazionale d’Abruzzo di L’Aquila.

Quello delle maioliche di Castelli diverrà così il più grande museo tematico a rete d’Italia.

Queste sono solo alcune tappe del percorso che su Castelli siamo in grado di tracciare per favorire il presepeconsolidamento di uno spessore culturale degno del territorio, della storia e dell’importante tradizione che esso può vantare. Ma c’è ancora molto da fare.

Sosterremo la necessaria accelerazione dei lavori per il restauro del Museo delle Ceramiche di Castelli e favoriremo la nascita di una solida Fondazione per la sua futura gestione. Sono in corso contatti per l’allestimento, a Roma, di una mostra sulle maioliche castellane con l’intento di richiamare l’attenzione del mondo culturale sulla necessità di favorire la più ampia partecipazione alla rinascita del borgo. Sosterremo, durante tutto l’anno, eventi e manifestazioni per reperire le risorse necessarie all’arricchimento del percorso turistico e alla celebrazione del quattrocentesimo anniversario della realizzazione del soffitto di San Donato. Solleciteremo la rinascita di un Comitato per la promozione delle maioliche di Castelli sulla scia di quello che in passato è stato presieduto con successo da Antonio Tancredi. Dedicheremo giornate di studio volte alla conoscenza, soprattutto da parte delle nuove generazioni, degli insigni castellani che sul piano culturale ed economico hanno dato lustro a Castelli, quali Felice Barnabei, Bonaventura Celli, Concezio Rosa, Giovanni Fuschi, Potito Randi.

Attualmente tra le strade di Castelli regna un silenzio nuovo e indefinibile. Non possiamo permetterci che Castelli perda la sua identità legata alla secolare storia dei suoi raffinati maestri ceramisti, che ha consentito di narrare fino a ieri, alla propria gente e ai turisti, lo splendore e l’orgoglio di un paesino di montagna la cui celebre tradizione artistica non finirà mai di affascinare.

Castelli è un patrimonio della cultura nazionale e come tale ha bisogno del nostro aiuto.zio Remo

L’itinerario proposto dagli Amici del Gran Sasso d’Italia con lo slogan “Destinazione Castelli” costituirà una buona opportunità in grado di imprimere da subito impulso ad un turismo di qualità di cui il centro castellano ha assoluto bisogno e urgenza per rilanciare un’economia assai ferita.

Il nostro è un impegno che, in uno spirito di amicizia e di amore per Castelli, mira a riconsegnare a coloro che sono stati colpiti dal sisma, la memoria del passato, i segni della loro storia, i simboli della comunità, la bellezza avuta in eredità che così si trasforma in speranza per il futuro. Il successo del progetto per la rinascita culturale e economica di Castelli presuppone la consapevolezza di noi cittadini che ciascuno potrà fare la propria parte, anche solo manifestando un sentimento di condivisione del lavoro che ci attende per il recupero della memoria storica dell’intero territorio colpito dal sisma.

È un dovere degli abruzzesi e degli italiani reagire con impegno per restituire ai castellani e all’Italia la memoria di un grande passato e di un patrimonio di arte e storia tra i più prestigiosi in ambito nazionale e internazionale. Auspichiamo una reazione convinta e ampia a questo appello, da parte dei castellani in primis e di tutti coloro che la amano e desiderano che torni presto a vivere.

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